
Nel cuore dell’Italia più autentica, lontano dai circuiti turistici inflazionati e spesso schiacciati dal peso del marketing di massa, si apre una delle regioni più misteriose e sottovalutate del Bel Paese: il Molise, dove il 19 e 20 giugno 2025 si è tenuta la prima edizione della Borsa del turismo esperienziale, alla quale ho avuto il piacere di partecipare, e dove si è riaperto il dibattito sulle reali potenzialità del territorio e al contempo, sulle lacune strutturali e organizzative che ancora ne limitano il pieno decollo.

Il turismo gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e culturale di qualsiasi regione e Campobasso, con la sua ricca storia, i suoi paesaggi pittoreschi e le sue offerte culinarie uniche, ha un potenziale significativo per emergere come destinazione turistica ricercata.

Il turismo è un settore emozionante e dinamico che attrae milioni di viaggiatori in tutto il mondo. Tuttavia, dietro le quinte di ogni destinazione turistica di successo, ci sono numerose insidie nell'organizzazione e nella gestione di tutti gli aspetti del comparto. Dalla mancanza di infrastrutture ai problemi di comunicazione e coordinamento tra le parti interessate e queste limitazioni possono ostacolare il funzionamento ottimale di una destinazione turistica.

Le destinazioni molisane possono inserirsi in questo filone a pieno titolo, grazie comunque a una buona “green & food reputation” che in aggiunta ad ulteriori prodotti individuabili attraverso un’anali del potenziale a disposizione (tramite sondaggio di opinione su cluster specifici) formano un ipotetico contenitore in simbiosi con il nuovo trend ma che comunque necessita di azioni di supporto.

In questo contesto, il Molise potrebbe a ragion veduta, inserirsi quale destinazione d’appeal nei confronti di stakeholders nazionali ed internazionali. Un forziere con all’interno bellezze naturali, enogastronomia, paesaggi e borghi unici ma ancora semisconosciuto nei circuiti delle destinazioni che contano.