La gestione di hotel nei centri minori: quando competenze multitasking e creatività sono d'obbligo.

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La gestione di hotel nei centri minori: quando competenze multitasking e creatività sono d'obbligo.

HOTEL & TOURISM MANAGEMENT GROUP
Pubblicato da Mino Reganato in Management · 23 Gennaio 2024
Tags: multitaskinghotelcentriminorimanagementcreatività
Gestire un hotel non è un'impresa facile, ma le insidie aumentano quando si tratta di hotel situati in piccoli centri. Mentre le grandi città possono offrire un flusso costante di turisti e un'industria dell'ospitalità sempre in crescita, le piccole città presentano una serie di ostacoli che i gestori di hotel devono superare al fine della propria sopravvivenza.
Qui, la clientela potenziale è comprensibilmente limitata e a differenza delle grandi città, dove centinaia di migliaia di turisti affluiscono tutto l'anno, risulta difficile attrarne anche una piccola parte, ciò significa di dover “lavorare il doppio” per catturare la loro attenzione. Solo una buona creatività appare quale chiave di volta per raggiungere potenziali Ospiti.
In queste strutture ricettive, saper bilanciare le spese e gestire il flusso di cassa nei periodi di magra diventa un vero e proprio gioco di prestigio che richiede un'attenta pianificazione e un'ingegnosità. In aggiunta bisognerà considerare la concorrenza che pur non essendo così agguerrita come nelle grandi città non significa che sia inesistente e diventa ancor più critica perché soventemente l’offerta è indirizzata allo stesso bacino di Clientela e capire per cosa ci si distingue è fondamentale per essere scelti.
In un mercato così difficile, bisognerà sviluppare un certo vantaggio competitivo che faccia risaltare la struttura. Un’accoglienza unica o di servizi unici oppure poter offrire qualcosa di speciale e memorabile aumenta certamente la probabilità di ospitare “repeater guests” Bisogna perseverare, essere creativi e possedere valide competenze da mettere in campo giornalmente, apportando novità attraverso dinamiche uniche, capitalizzare i vantaggi competitivi implementando strategie di marketing tali da trasformare la struttura ricettiva in un sito che si ricorda non per l’ubicazione territoriale ma per il suo brand reputation.
Altro dilemma è il bacino limitato di dipendenti tra cui scegliere.
Per ovvie ragioni, l’apertura di una nuova posizione lavorativa in un centro minore, richiama l’interesse di pochi professionisti (da me non condivisibile) e si è fortunati se arrivano curriculum in numero sufficiente per una selezione di profili professionali adeguati. A ragion veduta posso asserire che di questi, meno della metà presentano esperienze lavorative e competenze veritiere. Una strada percorribile è la formazione di qualche aspirante con un discreto potenziale piuttosto che aspettare che il candidato perfetto appaia magicamente. In una tale condizione, la formazione assume dunque un ruolo ancora più cruciale e diviene un passaggio obbligato anche ai fini del successo della struttura.
Oltre ciò, nei piccoli centri è ricorrente la difficoltà di avere le forniture a portata di mano.
È essenziale pianificare e coordinare gli acquisti per assicurarsi di avere scorte sufficienti ed evitare acquisti dell'ultimo minuto, in preda al panico. Per tale motivo è importante “fare rete” e considerare dunque, la possibilità di collaborare con strutture presenti sul territorio e creare accordi di acquisto congiunto. La collaborazione è fondamentale quando le risorse scarseggiano e il sostegno della comunità locale può fare la differenza.
Attraverso un accordo di rete è possibile negoziare tariffe migliori con i fornitori e riuscire ad ottenere la merce in modo costante e tenere sotto controllo le proprie finanze attraverso contratti di fornitura (per alcuni prodotti) a prezzo bloccato.
Passiamo ora alle strategie di prezzo che rappresentano un punto molto delicato dove l’errore significa perdita economica che in un contesto del genere porta inevitabilmente a esiti disastrosi. Le tariffe dovranno essere ovviamente competitive e una particolare attenzione dovrà essere posta sulla tipologia dell’offerta dei soggiorni. Sono del parere che ogni destinazione piccola o grande che sia, abbia sempre qualcosa nel proprio contenitore da offrire e nella maggior parte dei casi, le tipologie di prodotto “vendibili” sono rappresentate da elementi con caratteristiche di unicità. Una dote non comune a tutti gli attori del comparto e indispensabile invece per coloro che operano nei piccoli centri è rappresentata dalla creatività. Essere creativi significa poter costruire un prodotto turistico valido, perfezionando e ben organizzando quella componente di unicità (sia storica o culturale o enogastronomica) che tutti i centri soprattutto in Italia, possiedono.
Proporre pacchetti a valore aggiunto con il punto di equilibrio tra convenienza e qualità, attirerà certamente turisti sempre alla ricerca di nuove esperienze.
In conclusione, la gestione di un hotel situato in centro minore con le innumerevoli insidie ed imprevisti, richiede competenze e una pianificazione strategica multitasking, assente in numerosi profili professionali anche blasonati, operanti nei grandi centri. Dalla gestione di una clientela limitata, alla gestione delle fluttuazioni stagionali, alla concorrenza con le strutture locali, al pensare in modo creativo e sapersi adattare all'ambiente circostante, implementando strategie di marketing efficaci, costruendo solide relazioni con la comunità e trovando un equilibrio tra efficienza dei costi e qualità. Un fardello carico di lavoro e di competenze che pochi possono sostenere o conoscere ma che nelle strutture dei centri minori rappresentano la quotidianità, una sorta di palestra dove allenarsi con attrezzature non sofisticate ma dove si acquisiscono muscoli veri per affrontare le grandi difficoltà di sopravvivenza. E domani si continua.



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